Di Elisa Pugliese
Il Giro d’Italia ha da poco vissuto una tappa storica del suo percorso, il 1° giugno i ciclisti per la tappa finale hanno attraversato i Giardini Vaticani e altri luoghi simbolo, salutati da Papa Leone XIV. Questo passaggio ha segnato dunque un momento unico di incontro tra ciclismo e fede, con un percorso che unisce la dimensione agonistica a quella spirituale, toccando punti di interesse come la Basilica di San Pietro, il monastero Mater Ecclesiae e la Grotta della Madonna di Lourdes.
La storia del ciclismo laziale, ci spiega il responsabile regionale PGS per lo Sport e la mobilità ciclistica Mauro Tanfi, è ricca di questi momenti, ricordo alcuni che hanno avuto nel tempo straordinaria partecipazione e fede come il ciclo pellegrinaggio al Santuario della Mentorella di Capranica Prenestina (Guadagnolo), idea nata dalla lunga e affettuosa storica amicizia con Mons. Giovanni Battista Mondin, filosofo e teologo di fama mondiale; e con lo storio dirigente sportivo Bruno Vallorani. Il ciclismo da sempre accolto come sport del popolo, accessibile a tutti, ecologico, capace di creare comunità e coinvolgere ogni persona. Nel ricordo di Papa Francesco, la Polisportiva Giovanile Salesiana del Lazio ha inteso raccogliere questo importante messaggio di fede e speranza. Papa Francesco accolse la proposta presentata dal Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e realizzata insieme con il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e Athletica Vaticana. Il passaggio del Giro d’Italia, simboleggia dunque un ultimo dono di Papa Francesco prima della sua morte, regalando a tutti un importante passaggio del testimone al nuovo Papa Leone XIV.
Il progetto del passaggio del Giro d’Italia in Vaticano, che anticipa il Giubileo dello Sport svolto sabato 14 e domenica 15 giugno, nasce da Giampaolo Mattei, Presidente di Athletica Vaticana, il 28 ottobre 2021 in occasione della cerimonia per la consegna ad Athletica Vaticana del certificato del riconoscimento come membro ufficiale dell’Unione ciclistica internazionale. Il percorso all’interno delle mura vaticane è lungo circa 3 chilometri: ogni metro racconta storia e spiritualità, in un intreccio di arte e natura.
All’arrivo in Vaticano, Papa Leone XIV ha accolto, salutato, incoraggiato, applaudito e dato la sua benedizione a tutti i ciclisti. Perché, come disse Papa Francesco nell’incontro del 9 marzo 2019 con i partecipanti al congresso dell’Unione ciclistica europea, il ciclismo è capace di incarnare “la fatica nelle lunghe e difficili salite, il coraggio di tentare una fuga o di affrontare una volata, l’integrità nel rispettare le regole ed esaltare il gruppo”. Il ciclismo, con le sue sfide e il suo spirito di squadra, riflette principi cari alla fede, come la perseveranza, l’altruismo e la capacità di superare le difficoltà. Il ciclismo, con i suoi insegnamenti di fatica, coraggio e spirito di squadra, rappresenta un modello educativo anche per tutti i giovani, aiutandoli a crescere sia fisicamente che moralmente.
Foto Pierre Selim Huard CC BY 3.0