#PGSSI: Maracanà, L’inclusione Che Passa Dall’integrazione

Dal 2014 l’ASD Polisportiva Maracanà è attiva a Velletri, in provincia di Roma, in ambito agonistico e amatoriale. Ogni anno coinvolge circa 700 atleti e organizza 7 competizioni sportive. Dal 2016 si dedica a progetti per l’integrazione socio-sportiva di richiedenti asilo e rifugiati sul territorio. Intanto, con il passare del tempo, il target progettuale si è via via modificato e l’attenzione si è rivolta progressivamente verso bambini e ragazzi in condizione di vulnerabilità economica e sociale con una vision i cui pilastri sono: l’accessibilità piena e gratuita allo sport, l’inclusione delle persone in difficoltà e la creazione di una rete sociale sul territorio laziale.

 

Fino a metà dello scorso giugno parte dei ragazzi dell’associazione culturale Fantajungla ha preso parte alle attività del progetto PGS SI, seguite poi con continuità dal consueto centro estivo altamente inclusivo che come ogni anno ha preso il via a fine mese. Un centro estivo sicuramente innovativo, che nel 2022 ha avuto come filo conduttore il tema della tv e, in particolare delle serie e ha intercettato sia i più piccoli, a partire dai 3-4 anni (un target che attraverso i genitori ha comunque una relazione tv e web), che gli adolescenti fino ai 18 anni, che continuano a frequentare il centro estivo proprio grazie ai suoi contenuti sempre sorprendenti.

 

Una prima fase di attività ha rievocato le atmosfere de “La casa di carta”: i ragazzi hanno frequentato un (finto!) corso per rapinatori e pianificato una megarapina all’agriturismo che l’associazione gestisce nel periodo estivo. Hanno seguito il piano alla lettera, sotto la guida del mitico Professore che coordinava dall’esterno ogni mossa… Sono state poi ricreate alcune delle trasmissioni tv più in voga del periodo: Masterchef, 4 Ristoranti e 4 hotel, con tanto di ricostruzione di sale e stanze, sfide di cucina in esterna e giudici.

Una delle attività più emozionanti è stata l’emulazione di “C’è posta per te”, con i bambini che ogni settimana, dietro una busta, potevano trasmettersi messaggi che in altri contesti non avrebbero mai avuto il coraggio di trasmettersi l’un l’altro. Infine, “L’isola dei sopravvissuti”, con due schieramenti in cui si sono presto generate dinamiche eloquenti sulla fiducia, sul lavoro in team e sul superamento degli ostacoli; ogni 2 giorni scattava una nomination senza eliminazione, che prevedeva il cambio di squadra per capire come si sarebbero evolute le dinamiche al cambio dei membri del gruppo e in base al loro spirito di adattamento.

Il centro estivo ha condotto temporalmente verso un nuovo interessante progetto nato alla fine dell’estate.
L’asd ha infatti vinto un bando della Regione Lazio che le permetterà di realizzare a Velletri un nuovo progetto di sport inclusivo per ragazze e ragazzi dai 5 ai 18 anni. Il simbolo del progetto è una scuola calcio gratuita e inclusiva che sarà attiva fino a dicembre 2022 e organizzerà tornei aperti a tutti, in primis ai richiedenti asilo del centro SAI di Velletri, target principale delle attività, ma anche a tutti i cittadini.
Una bella iniziativa giunta già alla sua seconda edizione e che ha visto crescere anche il numero di partecipanti da 40 a 70 bambini e ragazzi. “Lo sviluppo e l’evolversi di questo progetto importante è anche frutto di quanto abbiamo imparato durante il corso per Alleducatore di PGS SI, che ci ha permesso di inserire nuove progettualità e di allargare la platea di beneficiari – ci spiega Riccardo Caponi, responsabile progetti PGS Lazio – Abbiamo anche attivato una collaborazione con l’associazione greca Amaita Intercultura per realizzare un progetto Erasmus Plus sul territorio di Velletri, denominato “Football for All” e che permetterà di  creare spazi sportivi condivisi per ragazzi con diverse capacità motorie, età e nazionalità e che prevede tornei aperti a tutti, indipendentemente dal proprio livello sportivo”.

Maracanà è sinonimo di un tipo di inclusione molto particolare. Alle attività sportive partecipano stranieri, persone con disabilità e con disturbo dello spettro autistico, ma l’intento è di superare anche queste categorie. Così Riccardo ci descrive l’idea di inclusione per Maracanà: “Per noi ‘inclusione’ significa dare a tutti una possibilità concreta di arrivare allo sport agonistico, anche a chi non è abituato a certi ritmi. Il contesto sportivo in generale è caratterizzato da un agonismo sfrenato, in cui gli allenatori tendono a pensare ai risultati prima che all’umore e ai sentimenti dei giovani atleti. Questo fa sì che molti si sentano esclusi, soprattutto nel momento fatidico delle convocazioni. Essere messi in disparte , in panchina, ha gravi ripercussioni sulla vita quotidiana. Le nostre attività non prevedono pressioni, tutti giocano per lo stesso numero di minuti e chi ha iniziato da poco e non ha capacità fisiche sviluppate può giocare fianco a fianco con chi gioca da anni. Tutti hanno il diritto di praticare attività sportiva in modo gratuito e con fiducia: così vogliamo dare una possibilità concreta di inserimento a tutti e siamo convinti che le capacità di ognuno possano migliorare fino al raggiungimento di livelli agonistici quando questa possibilità viene concessa”.

 

 

Anna Tita Gallo