Under 21, La Lezione Dell’educazione Di Biagio

Le cronache sportive di questi giorni hanno commentato l’eliminazione della nostra Nazionale Under 21 di calcio dalle finali dell’Europeo e di conseguenza è sfumata anche la qualificazione all’Olimpiade di Tokyo.

A noi piace sottolineare come la guida di quel gruppo fosse un ragazzo cresciuto nelle Pgs che ha mantenuto saldi valori e radici. Sì perché il commissario tecnico, ora ex, Gigi Di Biagio è cresciuto all’oratorio di Testaccio. Giocando prima a minibasket per poi passare al calcio, dove da centravanti crescendo diventò un mediano protagonista in azzurro anche da giocatore.

PAROLE FORTI

Per chi si fosse perso l’episodio alla vigilia della partita decisiva, quella col Belgio, Gigi ha avuto il coraggio di mettere fuori, per motivi disciplinari, i suoi attaccanti più talentuosi, Kean e Zaniolo: “Io alleno una squadra, e in una squadra ci sono delle regole. Se non vengono rispettate in più occasioni, un allenatore ha il dovere di intervenire. Io sono allenatore ma anche educatore di questi ragazzi, che sono cresciuti con noi in un certo modo. Vincere o non vincere è irrilevante rispetto alla squadra che alleno”. Ha sottolineato educatore.

Parole che, nell’ambiente dorato del calcio, sono risuonate forti e chiare. E quando, all’indomani dell’eliminazione, Di Biagio si è coerentemente dimesso dal ruolo ha voluto aggiungere: “Mi prendo tutte le responsabilità di una sconfitta sportiva, ma non parlate di fallimento. Qui c’è stato un gruppo che ha dato il massimo, magari ha sbagliato qualcosa ma non c’entra col fallimento. La decisione su Kean e Zaniolo mi è dispiaciuta affettivamente come un padre quando punisce i figli. Ma hanno capito, chiesto subito scusa e stanno maturando”.

Beh Di Biagio non sarà, per chi guarda il pallone coi paraocchi, “un allenatore vincente”, ma ha chiuso con dignità e coerenza il suo percorso con l’Under 21. E siamo convinti che questi campioncini potenziali se un domani diventeranno campioni veri, ricorderanno parole e insegnamenti del loro educatore.

Maurizio Nicita