Siamo tutti influencer. E se non vi sembra opportuno essere paragonati a “personaggi da social” siete vittime del pregiudizio. Se è vero che il termine “influencer” ha assunto un connotato negativo, è vero anche che esistono (per fortuna!) centinaia di personaggi celebri, seguiti da migliaia di persone sui canali social, che lanciano messaggi interessanti e carichi di valori ai propri interlocutori, prendono posizione riguardo tematiche sociali e spronano a fare altrettanto. Vi ricorda qualcosa? Sicuramente sì. È proprio quello che fa ognuno di noi nel proprio microcosmo – in palestra, a scuola, in ufficio, in famiglia o con gli amici – quanto tenta di trasmettere valori, di informare e di dare l’esempio.
Il lato buono dei social network
Chi dice che i social network sono il male assoluto o non li ha mai frequentati o non si è mai sforzato di coglierne le potenzialità. A tratti i social si sono trasformati da piazze virtuali in cui scambiarsi opinioni a piazze in cui vomitare odio e scaricare le proprie frustrazioni. Tuttavia, l’odio e gli haters sono soltanto una delle mille sfumature di questi canali: sui social ci si aggrega per interesse, incontrando persone che condividono idee e ideali da una parte all’altra del mondo; sui social si possono esprimere pensieri; sui social si può imparare; sui social si fa networking, si incontrano professionisti e si trae linfa vitale per il proprio lavoro. Non dimentichiamo poi l’aiuto che i social – e il Web in generale – ci hanno dato durante la pandemia, soprattutto se l’abbiamo vissuta da soli. Sui social ci si può persino innamorare! E grazie ai social hanno preso vita movimenti dal basso che uniscono persone attorno all’obiettivo di cambiare il mondo. I social sono un grandissimo amplificatore di messaggi positivi, basta cercarli.
Influencer e valori
Una volta c’erano “solo” la famiglia, la scuola, l’oratorio, la squadra, la compagnia di amici. Fino a pochi anni fa c’erano “solo” i giornali di carta, la radio e la tv; oggi esistono le piattaforme digitali on demand, i podcast, i social network, le community. Il mondo cambia, i media si moltiplicano, ma c’è una costante: ogni epoca ha i propri divi, leader e vip che lanciano mode e vengono emulati nel look e nei comportamenti.
Oggi hanno assunto un nome nuovo, che li caratterizza come individui che fanno da traino e diventano calamite virtuali per gli utenti del Web, i follower. Ma la sostanza è la stessa, si tratta di individui in grado di arrivare ad una platea vastissima e che, quindi, potenzialmente sanno smuovere coscienze come pochi altri nel mondo moderno. Chi non parla il linguaggio smart, snello e fresco dei social resta un passo indietro, indipendentemente dalle buone intenzioni.
Gli influencer sono tutti coloro che in qualche modo… influenzano gli altri, non soltanto online. Allenatrici e allenatori, professoresse e professori, personaggi della tv, attrici e attori, cantanti. E, naturalmente, le protagoniste e i protagonisti dello sport.
Come nella vita reale, sul Web troviamo personaggi di tutti i tipi. Se consideriamo qui soltanto gli sportivi, troviamo atleti che sfoggiano addominali scolpiti o glutei di marmo, altri che mettono in evidenza prodotti di sponsor di dubbia qualità, altri ancora che ostentano ricchezza, macchine di lusso, abiti costosi e aperitivi in location sfarzose. Ma ne troviamo altrettanti che utilizzano proprio i social per raccontarsi e ricordare da dove vengono e quale sia stato il loro percorso di crescita come atleti e come persone. Un numero incredibilmente alto di follower non corrisponde sistematicamente a persone superficiali, liberiamoci dai pregiudizi.
Anna Titta Gallo