Etica e sostenibilità sono principi fondamentali per lo sviluppo dell’umanità. Lo sport è un ottimo strumento per trasmetterli .
Emmanuele Macaluso è un atleta professionista, noto anche come EM314, che ha fatto parlare di sé non soltanto per le performance sportive ma anche per quelle etiche. Con la scelta di pubblicare il proprio Bilancio sociale e di missione relativo all’anno 2020 ha infatti conquistato l’appellativo di “atleta più green d’Italia”.
L’atleta più green d’Italia con l’attenzione per l’etica
Nel 2011 Macaluso pubblica il “Manifesto del marketing etico” – dedicato in particolare ai professionisti che si occupano di marketing e comunicazione – e da quel momento inserisce la CSR (Corporate Social Responsibility) in tutti i suoi progetti. Come lui stesso spiega in varie interviste, far conoscere le proprie iniziative di responsabilità sociale è, allo stesso tempo, una dimostrazione di trasparenza e un modo per diffondere messaggi di valore, nella speranza che altre persone li facciano propri e li amplifichino a loro volta.
Così come le aziende – in primis quelle che stilano report periodici di CSR – tutti noi come singoli individui con le nostre azioni e scelte quotidiane abbiamo un impatto sul mondo che ci circonda. Un report di responsabilità sociale o di sostenibilità aiuta le aziende a mostrarsi senza filtri e può contribuire a migliorare l’immagine e la reputazione grazie al parere favorevole di stakeholder e clienti. Nel caso di personaggi come gli sportivi il discorso è sostanzialmente il medesimo: un report di CSR aiuta a mostrare il proprio impegno sociale e a diventare un esempio da seguire, un punto di riferimento da emulare, un influencer per dirla con un termine attuale.
L’atleta può avere lo stesso potere di un’azienda o di qualsiasi personaggio noto nel diventare fonte di ispirazione e megafono di valori. In un’epoca come quella attuale, in cui la comunicazione può davvero raggiungere capillarmente un numero elevatissimo di persone, chi ha un ruolo di spicco nella società ha, in un certo senso, il dovere verso i propri interlocutori principali – nuove generazioni in primis – di ispirarli e influenzarne il comportamento in maniera positiva.
Parola d’ordine “rispetto”, nella vita e in gara
Macaluso è il primo atleta in Italia ad aver pubblicato il proprio bilancio sociale e di missione, ecco perché il suo gesto è stato notato e l’ha consegnato alla storia come “atleta più green d’Italia”. Di fatto, l’ha anche reso popolare al di fuori del mondo della MTB.
Non basta certo stilare un report per essere green, occorre vivere e agire con un rispetto costante per il Pianeta, per le risorse che offre e per gli esseri viventi che lo popolano, sforzandosi di modificare progressivamente le proprie abitudini (di acquisto, di consumo, alimentari e così via) se necessario.
Emmanuele Macaluso è un buonissimo esempio. Corre in MTB, nella specialità del Cross Country, una disciplina “verde” per definizione che consente un’immersione costante nella natura; oltre alle regole del buon senso esistono poi protocolli come quelli dell’Unione Ciclistica Internazionale che obbligano a rispettare alcuni dettami spiccatamente a tutela dell’ambiente. Per citarne uno molto simbolico, l’obbligo di non disperdere oggetti come le borracce, da portare con sé fino al traguardo per essere poi gettate via o riutilizzate
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile la propria impronta ambientale, anche nello sport. Significa cioè prestare attenzione e lasciare meno tracce possibili del proprio passaggio e delle proprie azioni, nella vita quotidiana come durante una gara.
Dall’impegno al successo sui social
Anche la comunicazione ha un ruolo di prim’ordine in questo scenario. Ogni individuo è un piccolo influencer all’interno della cerchia di persone con cui è in contatto. Oltre a minimizzare il proprio impatto ambientale può informare, consigliare e “influenzare” gli altri. Se la visibilità aumenta, aumentano anche le possibilità di attirare l’attenzione su comportamenti etici e sostenibili.
Macaluso sicuramente quell’attenzione è riuscito ad attirarla, il successo è tangibile: in un solo anno si contano oltre 250 articoli a lui dedicati, mentre sul suo profilo Instagram i follower hanno ormai oltrepassato quota 11 mila. Cifre che non hanno nulla da invidiare a quelle raggiunte da altri big dello sport che gareggiano per team professionistici o hanno alle spalle grandissimi sponsor. Oggi Emmanuele Macaluso, oltre ad essere un grande sportivo, è un comunicatore e divulgatore scientifico, supporta la Campagna Globale di sensibilizzazione sull’Inquinamento Luminoso “Mission Dark Sky” e la Campagna di farmacovigilanza sui minori “Giù le Mani dai Bambini”.
Fonti e approfondimenti:
Il Bilancio sociale e di missione di Emmanuele Macaluso
Il Manifesto del marketing etico di Emmanuele Macaluso
Altre info su: www.emacaluso.com