Visto Da Tokyo, La Crescita Di Benny

Si fa presto a dire Olimpiade. E si fa ancora prima a criticare impietosamente una ragazzina, Benedetta Pilato, colpevole (si fa per dire, eh) soltanto di aver mancato l’appuntamento con la finale dei 100 rana ai Giochi.

In un episodio di Star Wars, la mitica saga cinematografica, il maestro Yoda esclama: fallimento miglior maestro e’. Dunque a me viene da pensare che tanti giudizi sferzanti sulla adolescente tarantina siano figli anche di una scarsa frequentazione del… grande schermo.

Più seriamente. C’è qualcosa di sbagliato, in un modo di raccontare e vivere lo sport come una ossessione. I crolli emotivi di personaggi popolarissimi come Simone Biles, la ginnasta, e Naomi Osaka, la tennista, indicano una gran brutta deriva.

Certo il risultato è importante, ma non è tutto. Men che meno a sedici anni, l’età di Benedetta. A sedici anni hai davanti la carriera e la vita.

Chiudo segnalando che, se solo fa come Federica Pellegrini, la minorenne Benny ha almeno altre quattro Olimpiadi a disposizione.
Con buona pace dei detrattori in servizio permanente effettivo.

 

Leo Turrini
Inviato a Tokyo del gruppo editoriale Monrif