“Verso una nuova proposta culturale…” è il titolo del Convegno Nazionale delle PGS che si è svolto a Romapresso Villa EUR – Parco dei Pini, domenica 11 dicembre 2021. Presenti la Giunta e il Consiglio Nazionale, i Presidenti Regionali, i Consiglieri emeriti e le Referenti regionali Figlie di Maria Ausiliatrice.
Obiettivo del Convegno, quello di avviare un cammino di riflessione che porti ad una revisione attualizzata della proposta culturale e formativaPGS. L’appuntamento pertanto ha segnato l’avvio di un percorso di riflessione che una Commissione all’uopo nominata e composta da docenti universitari, Presidenti, Referenti, alleducatori e giovani, avrà il compito di condurre.
“Sentiamo forte la necessità di rivedere la proposta culturale delle Polisportive Giovanili Salesiane. Non faremo altro che andare a rivedere con gli occhi dell’oggi le scelte fondamentali contenute all’interno del nostro Statuto. È bello che un’Associazione come la nostra si rimetta in discussione tenendo al centro lo stile, l’identità”, ha detto l’Avvocato Ciro Bisogno, Presidente Nazionale PGS, in apertura del Convegno. “Sarà necessario allora sfruttare al meglio questa occasione per costruire sempre più un’Associazione al passo con i tempi e con le esigenze dei contesti giovanili. Non è in discussione la nostra mission ma è necessario comprendere, a fronte dei continui cambiamenti, oggi PGS dove si colloca. Dobbiamo essere consapevoli però che per noi lo sport è il fulcro delle nostre attenzioni e lo strumento attraverso il quale la nostra proposta culturale prende vita. Lo sport è luogo di incontro con i giovani e quindi di dare vita alla propria opera educativa. Dallo sport scaturisce l’esigenza formativa di tecnici e dirigentie grazie allo sport l’Associazione riesce a presentare la propria proposta al territorio. Il sentire forte la responsabilità di costruire le PGS del futuro deriva dalla immensa eredità che ci è stata donata da chi ha speso la propria vita per trasformare questo sogno in realtà”.
Salutando i presenti, Suor Francesca Scibetta, Referente Nazionale FMA,ha ufficialmente aperto il cammino di revisione ricordandone i campi d’azione: la scelta chiara dei giovani, dell’educazione, dello sport, del contesto culturale, del volontariato, del territorio e la scelta associativa. Suor Francesca Scibetta ha sottolineatoil motivo primario dell’esistenza delle PGS come Ente di promozione sportiva: “Raggiungere il cuore dei ragazzi e dei giovani attraverso lo sport, per aiutarli nella loro crescita integrale come ci ha insegnato Don Bosco”.E ha poi concluso: “Penso non sia un caso ritrovarci qui insieme, oggi, sullo sfondo di uncontesto socio-culturale enormemente cambiato; e la pandemia ne èsolo un aspetto. A distanza di tempo sentiamo il bisogno di riprendere inmano la nostra identità e chiederci: che tipo di Associazione vogliamoessere oggi per essere davvero significativi sul territorio?”.
Suor Lucia Piva Referente Regionale FMA Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha ripercorso i 50 anni di cammino delle PGS, mentre laprof.ssa Isabella Cordisco, docente di Sociologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, ha evidenziato come lo sport sia oggi più una manifestazione di individualismo e spettacolo, con l’esaltazione della prestazione e della competizione, che fattore di riscoperta identitaria e bene pubblico carico di valori a beneficio alla persona e alla società. Un aspetto da porre nuovamente al centro di ogni proposta.
Molto interessante la metafora del viaggio utilizzata dall’avvocato Andrea Farina, docente di Diritto e Legislazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma: “Esistono un punto di partenza, una mappa e una destinazione;con il progetto culturale dovrete mettere a disposizione una mappa chiara, semplice e pratica che possa orientare l’Associazione sia a livello centrale che periferico o territoriale”, ha suggerito.
Ospite d’onore Suor Chiara Cazzuola, Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice: “Essere insieme per noi è una forza”, ha ribadito la Madre.Si è poi soffermata sull’aspetto fondamentale che caratterizza la presenza delle PGS accanto ai giovani: la forza educativa di un ambiente in cui potersi esprimere liberamente, caratterizzato dal clima di famiglia, in cui la persona, con le sue risorse e capacità, è al centro; dell’educazione alla corporeità e a un sano agonismo; dell’accompagnamento in un cammino di maturazione umana da parte di adulti allenatori-educatori che partecipano alla vita dei giovani, si interessano dei loro problemi, li ascoltano, insegnano le regole per la vita.