Le Pigiessiadi sono uno degli eventi più inclusivi, nati grazie all’impegno delle varie divisioni regionali che da tanti anni animano paesi e città di passione giovanile da esprimere attraverso i più differenti sport. Sono un gioco che unisce e diverte, la prova lampante si è vista e si vedrà lungo tutto il 2024.
Il presidente regionale PGS Sicilia, Massimo Motta, spiega così: “Le Pigiessiadi nascono come strumento di aggregazione sportiva sul territorio a fine anni novanta, prosecuzione naturale del buon lavoro fatto a partire dagli anni settanta. Da quando sono nate la partecipazione è stata via via sempre maggiore, ne è testimonianza il numero di partecipanti dell’ultimo evento di maggio in Sicilia, in cui 600 persone tra dirigenti e atleti hanno animato la città di Ragusa”.
E’ tutto il movimento a crescere, 220 affiliati e 12000 i tesserati nell’isola. Numeri importanti, che partono dai luoghi di casa: “Il cortile resta luogo privilegiato di educazione, i famosi vivai nascono lì, concetto che in troppi stanno dimenticando”. Conclude così Massimo Motta.
Fabio Armeni, presidente PGS Calabria, ci tiene a sottolineare che “Le Pigiessiadi non solo promuovono i valori dello sport e della socialità, ma valorizzano le bellezze naturali e culturali delle varie regioni, contribuendo ad un turismo sportivo che coinvolge famiglie e atleti provenienti da tutta Italia”.
Gli impegni anche in questo mese sono tanti eppure le Pigiessiadi “Rappresentano un’importante occasione per sensibilizzare i giovani, stagione dopo stagione, su temi cruciali come la legalità e l’unione. Grazie alla partecipazione di figure di spicco e alla collaborazione con istituzioni locali e nazionali tutto è possibile”.
Rimanendo in territorio calabrese è bene ricordare che dal 2020, le Pigiessiadi sono diventate anche Memorial Luigi Corio, dedicato ad una figura, simbolo di sport e pace, prematuramente scomparsa che ha contribuito significativamente all’organizzazione delle PGS in Calabria.
Umberto Vona, Presidente PGS Campania, conferma che la più grande arma di questa manifestazione itinerantesiadi è la capacità di penetrare sul territorio promuovendo valori tipicamente cristiani, poggiandosi sulle caratteristiche dello sport: aggregazione, impegno e
fratellanza. Il desiderio: “Sarebbe bello poter alzare l’asticella, favorire l’inserimento di nuove discipline sportive nel programma, magari acquatiche, già dal prossimo anno”. Concludere il discorso con le semplici, ma potenti, parole di Umberto Vona è d’obbligo: “Viva lo sport”.
Damiano Cancedda