PGS Lab: Emozioni E Commenti Dei Giovani Partecipanti

L’edizione 2022 di PGS Lab è ormai a metà del viaggio. La seconda parte del percorso formativo, ideato dalle PGS per i dirigenti sportivi del futuro, sarà anche in presenza. Come sta andando? Quali aspettative hanno i partecipanti? Cinzia Chessa, Consigliera Regionale PGS Sardegna, ha deciso di partecipare a questa esperienza carica di entusiasmo e ha risposto alle nostre curiosità.

1_Cinzia, raccontaci qualche dettaglio su di te, sulla tua esperienza nel mondo sportivo e, in particolare, nelle PGS.
Nella vita di tutti i giorni lavoro in mezzo ai motori, nella mia officina, mentre la sera e nei weekend sono sempre impegnata con lo sport: insegno Ginnastica Ritmica, passione che coltivo sin da piccolissima, all’inizio come atleta, poi come Tecnico e Giudice, fino all’attuale compito di Responsabile Regionale. Sono in PGS dal 2016 e mi sono avvicinata a questo mondo grazie ad una collega che mi ha parlato del clima sereno di gioia e festa durante le gare. Da li è iniziata la mia avventura. L’ultimo evento a cui ho partecipato sono stati i campionati nazionali a Loano a cui ho preso parte come giudice, è stata un’esperienza piena di emozioni!

2_Quale bagaglio di conoscenze porti in PGS Lab e con quali aspettative hai iniziato questo percorso?
Essere attiva sul mio territorio mi ha dato una infarinatura generale del sistema Sport, ma la sola azione non basta! Mi aspettavo un corso che andasse a sciogliere i dubbi e che mi permettesse di aiutare gli altri dirigenti, sia del Comitato che delle singole Associazioni affiliate: desideravo essere formata come un dirigente del domani.

3_Com’è andata finora?
Benissimo! Gli incontri si sono tenuti online e abbiamo avuto l’occasione di lavorare con la Scuola dello Sport e con altri importantissimi formatori. A ottobre faremo il primo incontro in presenza presso il Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa… il tempio degli sportivi! Sono occasioni d’oro e sono grata di far parte di questo percorso. Considerando che vivo su un’isola, stringere nuovi rapporti coi dirigenti delle altre regioni è difficile e il PGS Lab è stato utile per capire che facciamo parte di un’unica rete: abbiamo scoperto di avere realtà simili e confrontarsi ci ha permesso di trovare soluzioni alternative.

4_E dopo PGS Lab? Quali aspetti credi ti stiano arricchendo come persona e come sportiva?
Diciamo che mi sto godendo il viaggio, non penso ad un dopo. Per me PGS Lab è un percorso… è molto stimolante perché posso applicarlo subito nella vita di tutti i giorni. Durante le lezioni teoriche ho preso molti appunti per poterli consultare quando avrò dei dubbi. Mi è piaciuto molto il fatto di poter lavorare in gruppo con persone che fisicamente si trovano molto lontane: mi piace il confronto con altre realtà. Ma penso che la parte che mi rimarrà più impressa siano le lezioni sulla comunicazione, mi hanno molto colpita e penso che sia veramente importante curare questo aspetto: facciamo grandi cose nelle nostre PGS ma non riusciamo a comunicarlo, e questo è un gran peccato; il Lab ci ha dato gli strumenti per comunicare in modo migliore con gli altri.

5_Consiglieresti ad altri giovani di partecipare a questa esperienza? Perché?
Assolutamente si! Credo molto in questo progetto: siamo chiamati a lavorare nel mondo dello sport, dove la burocrazia è sempre troppa. Ai dirigenti, seppur volontari, viene richiesta una altissima competenza in vari settori, per questo è indispensabile conoscere tante cose, per poter lavorare in modo adeguato nel sistema sport. E’ un settore in continuo mutamento e PGS Lab mette a disposizione gli strumenti che servono a districarsi in questo mondo complicato.

Anna Tita Gallo