Mennea Corre Ancora, E Noi Insieme A Lui

Non ci sarà più un record come il mio, non in Italia, e non perché non possano nascere campioni. Ma oggi c’è una società e una morale diversa, che rifiuta tutto quello che io ho rappresentato. Io allenavo la fatica con l’allenamento. Ogni giorno, fino all’esaurimento. Ho sofferto, ma ho anche sognato di più”. Così parlò, in una delle sue ultime interviste, Pietro Mennea e nei giorni in cui ricorre il quarantesimo del suo eccezionale record del mondo di 19’72” ottenuto a Città del Messico, è giusto ricordare ed esaltare una figura importantissima per lo sport italiano.
Un esempio limpido di volontà e perseveranza nel raggiungere un obiettivo. Anche dopo aver smesso di essere un atleta Mennea, nello sport come nella politica, è stato un punto di riferimento etico, una persona che ha sempre anteposto i valori che gli avevano dato il papà sarto e la mamma sacrificatasi nel crescere i quattro figli col poco che c’era a Barletta. Ha preso quattro lauree, Pietro Paolo, per essere sempre preparato sugli argomenti che gli stavano più a cuore. Non ha mai sfruttato il suo nome, ma sempre testimoniato il sacrificio e il rispetto delle regole nel perseguire qualsiasi obiettivo.

 

Un bellissimo scorfano

Per ricordarlo ci piace riportare alcune frasi di Gianni Brera, nel centenario della sua nascita, scritte nell’82 su Pietro: “Questo brutto scorfano è un Iddio sceso fra noi in incognito a consolarci di non essere belli. La sua vera forza è un rovente ottimismo; la sua eccellenza tecnica è volontà mai rassegnata e quindi indomabile. Sul piano morale è il più mirabile e alto di tutti noi, atleti o caricature di atleti che noi siamo”.

 

Colleghi di ieri e di oggi

Sostiene Livio Berruti, medaglia d’oro all’Olimpiade di Roma 1960 sui 200 metri: “Mennea era un asceta dello sport, interpretato sempre con ferocia e determinazione, è stato un inno alla resistenza, alla tenacia e alla sofferenza. Io praticavo la velocità per divertirmi, lui come lavoro: era pragmatico, mentre io sono un idealista. Il nostro fu uno scontro come tra filosofi greci, faccia conto di Platone vs Aristotele”.
Infine ha detto Usain Bolt: “Quando mi ritirerò, spero di essere omaggiato dai giamaicani come fanno gli italiani con Mennea”.

Maurizio Nicita