IL GIRO, GIRMAY E QUEL GESTO DI RISPETTO

L’eritreo Biniam Girmay vince una tappa del Giro d’Italia e poi purtroppo si ritira per un incidente tragicomico sul podio. Insieme a lui, Mathieu Van Der Poel, nella volata finale, ci regala un’immagine di sport da incorniciare


Biniam Girmay
 non è il primo africano a vincere una tappa del Giro, prima di lui nel 1979 è salito sul gradino più alto del podio Alan Van Heerden. Africano sì, ma bianco. Ecco perché i titoli degli ultimi giorni danno Girmay come “primo africano a vincere una tappa del Giro”. Peccato per i sottintesi, quando la precisazione è doverosa e serve a contestualizzare lo sport nella storia.

 

La vittoria nella tappa di Jesi per Girmay arriva in volata. La spunta lui davanti all’olandese Van der Poel che, grazie ad un gesto tanto semplice quanto eloquente, diventa coprotagonista assoluto della scena. A pochi metri dal traguardo Van der Poel molla, alza il pollice all’avversario ammettendone la superiorità, come a fargli capire che le armi sono deposte e sta idealmente scortando il più forte fino al traguardo.

Tutto questo accade in pochi secondi.
Niente di memorabile, direte. Allora perché ci colpisce tanto questo gesto?
Perché quando una vittoria sfuma per un soffio (in questo caso, per giunta, dopo chilometri di fatica) sono più frequenti i gesti impulsivi di stizza o quella malcelata indifferenza tipica degli atleti. I primi fanno discutere, i secondi sono in linea con lo stereotipo dell’atleta che ci hanno inculcato: freddo, impassibile, sempre lucido, capace di mascherare le emozioni forti.

Gesti semplici come quello di Van der Poel ci ritraghettano nella normalità delle cose umane e ci ricordano che lo sport è proprio questo, una “cosa umana”, un mondo terreno di cui non fanno parte eroi né robot. Perché tendiamo ad aspettarci indifferenza?

Per la cronaca, la vittoria di Girmay finisce con una scena tragicomica. Sul podio, infatti, il ciclista si stappa letteralmente la bottiglia di spumante sul volto. Il tappo colpisce l’occhio sinistro e i medici non ritengono esserci le condizioni per tornare in gara. L’occhio non sembra aver subito danni gravi, ma per precauzione Girmay si ritira. È fuori dal Giro d’Italia.

 

Anna Tita Gallo